MAFIA GEOPOLITICA
Gli Stati Uniti, dai quali siamo controllati, adottano comportamenti che dovremmo conoscere bene.
Non ci stupiamo particolarmente, anzi per nulla, di come le classi dirigenti di sinistra o destra accettino senza batter ciglio le richieste statunitensi. D’altronde sappiamo da decenni che tutta l’Europa occidentale è una colonia di Washington. Quello che inizialmente ci ha sbalordito è il modo in cui queste classi dirigenti si siano subito lamentate delle prese di posizione dell’amministrazione Trump. “Pazzo, criminale! Voltafaccia! Non vuoi più proteggerci! Eppure sono decenni che facciamo come ci chiedi!”. Più o meno il senso delle dichiarazioni è questo.
In effetti sembra strano pensare a qualcuno che si lamenta perché il proprio dominante non vuole più dominarlo abbastanza e finalmente può, volendo, avere l’opportunità di camminare con le proprie gambe. Ma l’ingenuità è più nostra che loro. Costoro sanno benissimo che non si libereranno mai, neanche volendo (ma non vogliono) degli Stati Uniti d’America. Non in maniera volontaria almeno.
Il tutto dovrebbe essere chiarissimo specialmente per noi italiani. La mafia esiste ovunque, ma innegabilmente l’abbiamo vista crescere e fiorire sul nostro territorio. Quando lo scagnozzo di una famiglia viene nel nostro negozio a dirci “Allora noi non possiamo più proteggervi” non è nient’altro che una minaccia. O la corda è stata tirata troppo e quindi la vittima deve essere punita, o si sta chiedendo una sottomissione più forte, oppure semplicemente gli interessi sono mutati e quindi muoia Sansone con tutti i filistei. In Europa nessuno ha mai tirato la corda, non ci hanno nemmeno pensato. Quindi le possibilità sono le altre due, probabilmente una via di mezzo fra il dover dare tutto quello che rimane e il dover essere rasi al suolo per evitare che qualche altra famiglia arrivi a fare affari.
Il governo italiano per esempio, sta per proporre di acquistare più armi Usa, più gas Usa, alzare la percentuale del Pil per acquistare armi e simili, apertura del risparmio ai fondi USA, Giorgia Meloni è andata a Washington a promettere investimenti. INVESTIMENTI. Vi rendete conto, l’Italia che promette investimenti agli USA.
Si è mai visto qualcuno che "tratta” con i mafiosi? Quando vengono a chiederti il pizzo, al massimo puoi pregare di pagare di meno, ma di certo non puoi trattare alla pari e proporre qualche tipo di accordo. La relazione è unidirezionale. E quella fra Europa e Usa è proprio lo stesso tipo di relazione.
Facciamo un elenco delle attività classiche e tipiche delle organizzazioni mafiose e vediamo come somigliano alle richieste amichevoli, offerte che non si possono rifiutare, che ci giungono da Washington.
Pagamento del pizzo: una "tassa" per la protezione.
Gli Usa non fanno che chiederci di aumentare la spesa militare. Appunto Giorgia Meloni è appena tornata dagli Usa dopo aver promesso investimenti.
Obbligo di acquistare da fornitori "amici": per mantenere i soldi dentro il sistema mafioso.
Ci fanno capire che non dobbiamo acquistare gas e petrolio dalla Russia, che hanno prontamente posto sotto embargo, ma dobbiamo comprarlo da loro, oggi prima potenza mondiale.
E dopo la Russia, provate voi a fare affari con la Cina.
Controllo degli appalti pubblici: infiltrazione nei lavori pubblici, spesso con tangenti o intimidazioni.
Il Re-Arm Europe è un grosso appalto deciso senza approvazione dei cittadini dalle istituzioni Europee. Le più infiltrate e corrotte dagli interessi Statunitensi.
Influenza su attività commerciali: imposizione di assunzioni o gestione di interi esercizi tramite prestanome.
Intere filiere e aziende controllate direttamente dagli Usa, dai fondi per esempio, o che devono accettare di spostare sedi e produzione per accontentare gli interessi a stelle e strisce.
Omicidi e intimidazioni: per mantenere il controllo del territorio o punire i "traditori".
Che dire delle navi che esplodono nel mediterraneo? Dei sabotaggi del Nord Stream?
Racket: estorsione sistematica anche fuori dal contesto del pizzo (es. controllo parcheggi, ambulanti, ecc.).
Non c’è infatti solo il 2, 3, 5% del Pil per le armi. I modi in cui si reperiscono fondi sono infiniti.
Minacce e violenza contro giornalisti, magistrati, imprenditori: per zittire chi si oppone.
In quanti hanno perso il lavoro per aver espresso idee diverse da quelle dominanti? E quanti stanno in silenzio per non avere ritorsioni?
Usura: prestiti a tassi altissimi con minacce in caso di mancato pagamento.
Vedi alla voce Wall street, fondi di investimento… che dire del dollaro, moneta del monopoli americano?
Corruzione di politici e funzionari: per ottenere favori, coperture o appalti.
Praticamente tutta la classe dirigente che citavamo.
Influenza sulle elezioni: voti comprati o imposti, controllo del consenso elettorale.
Che dire delle elezioni annullate perché l’unico problema era un risultato non di appoggio alla Nato?
Potremmo continuare, probabilmente chiunque si può far venire in mente mille altre questioni. Ma mettiamone un’altra, che spiega anche perché in Europa si sono scandalizzati cosi tanto.
Creazione di dipendenza economica.
La classe dirigente europea ed europeista ha semplicemente il terrore di perdere il proprio datore di lavoro. Se una famiglia mafiosa ti toglie la benevolenza cosa si fa? Si cerca riparo sotto un’altra famiglia, ma se ti trovi all’interno di una faida e dalla parte sbagliata, se il tuo spazio è sacrificabile, beh, allora ti sta per esplodere un ordigno al tritolo dentro al negozio. E di certo un po’ di preoccupazione sale.
Le classi dirigenti europee sono come una popolazione dipendente dal capo mafia. Faresti di tutto per accontentarlo.
Punto.
PS.
Beh… da figlia di un colluso mafioso che ti aspettavi? Io e’ dal 1990 che non mi stupisco di nulla!