Paghiamo gli aerei Usa il doppio di Israele, chissà perché
La NATO è un club BDSM, finanziarla è pagare il pizzo
Non è possibile accettare le argomentazioni partorite delle Istituzioni e diffuse dai media di massa sulle spese militari. Abbiamo già ricordato che la spesa militare Europea è molto più elevata di quella russa per esempio. E quindi sono leciti tutti i dubbi su come viene utilizzata, se in maniera efficiente o no.
Ma la questione fondamentale non riguarda la forma, ma la sostanza.
L’importante non è come si utilizza la quantità, ma che cosa vogliamo fare.
La NATO è un’alleanza militare ben precisa, non cade dal cielo, e qualsiasi euro speso per questa, significa impiegare risorse per le finalità di questa alleanza militare.
Ogni euro speso per la NATO è un euro impiegato per la strategia geopolitica statunitense in Europa. Sono tutti inevitabilmente soldi e strumenti forniti a Washington.
Ogni guerra fatta per la NATO, come quella sul territorio ucraino per esempio, iniziata dalla Russia per allontanare la Nato dai suoi confini, è una guerra fatta per gli Stati Uniti d’America. Chi ha bollori bellicisti contro la Russia, quindi chi fa propaganda bellicista per Kiev è inevitabilmente e totalmente qualcuno che ha sposato gli obiettivi della NATO e quindi degli Stati Uniti d’America.
Non ci sono altre possibilità o terze posizioni. L’Estrema destra, la sinistra, chiunque abbia rispolverato i nostrissimi autori che hanno così bene parlato di guerra, stanno totalmente indossando la divisa della NATO e quindi degli USA.
Cosa interessa all’Europa? Abbiamo obiettivi diversi dagli Stati Uniti così come dicono SOLO OGGI le Istituzioni dell’Unione Europea? Bene allora dobbiamo immediatamente uscire e allontanare la NATO dal nostro territorio. Non impegnare nell’Alleanza Atlantica nemmeno un centesimo in più di PIL.
La corsa al riarmo se fatta con la NATO sul territorio europeo, è solo una manovra finanziaria per rimpinguare le casse geostrategiche statunitensi. Quindi certo che si, bisogna pensare all’Europa prima che a Washington o Mosca. Ma 1) se siamo occupati militarmente non possiamo pensare di essere sovrani o autonomi. 2) Fra Washington e Mosca chi è il nostro vicino?
Come mai i nostri amici bellicisti pensano che un ucraino sia culturalmente o razzialmente europeo e un russo no? Culturalmente o razzialmente sono le due facce che distinguono la sinistra dall’estrema destra, ma sono evidentemente la stessa identica cosa. Lo stesso identico concetto. Non c’è differenza fra un russo e un ucraino. Non per noi che stiamo a Roma. Ma nemmeno per gli alieni di Washington.
Gli europei che oggi dichiarano di volersi riarmare a prescindere dagli Usa stanno mentendo. Stanno correndo dietro Washington come sempre. Cercano di dimostrare nella maniera più veloce possibile che possono pagare il pizzo chiesto dai gangster d’oltreoceano. Per questi gangster l’Europa rimane di loro proprietà, ma non è più la perla della collezione. Fu utile un piano Marshall, fu utile mantenere buoni livelli di vita. Ma ora non più. E lo sappiamo da tempo. O pagate più pizzo oppure affondate. Intanto l’obiettivo è già stato assicurato.
L’obiettivo degli Stati Uniti e quindi della Nato è creare una divisione nel continente europeo. Creare artificialmente una faglia, una trincea, una riva, come la chiamerebbe Jean Thiriart, per disarticolare la Potenza europea. Chi crede che stiamo combattendo contro la Russia “per i diritti” e vi assicuriamo lo pensano milioni di persone rimbambite dalla propaganda, sono come quelli che credono si stia combattendo per l’onore d’Europa. O illusi imbecilli o agenti del nemico.
Ogni euro speso per finanziare le basi americane, le basi NATO, sono soldi versati per farci fustigare. Essere nella NATO è come andare in un club di masochisti. Bondage, Dominazione, Sadismo e Masochismo, BDSM, sarebbe un acronimo più chiaro che non quello ufficiale. E forse in una epoca storica in cui il sadismo è così diffuso c’è un collegamento al subconscio politico: gli amministratori europei vogliono essere fottuti. Vogliano pagare un’alleanza messa in piedi per ridurci in uno stato di sottomissione.
Questa umiliazione poi ha anche risvolti simpatici.
Parliamo del programma di acquisto dei caccia F-35, ovviamente made in USA come la maggior parte di quello che compriamo. Oggi qualcuno dice di voler rinunciare a questi bombardieri, come si dice che la NATO andrà via dal Continente. Nemmeno a dire che la bottiglia buona è li pronta, ma temiamo rimarrà impolverata. In attesa di queste belle - ma temiamo fantasiose - novità aiuterà il buonumore notare che:
L’Italia dovrebbe comprare altri 25 caccia Usa, oltre i 90 già firmati. E sapete quanto dovremmo pagarli questi venticinque? Sette miliardi di euro. Sette. Ossia 280 milioni di euro per areoplanino. Sono tanti e vabè, è il solito modo per finanziare la mafia Usa, una di quelle offerte che non si possono rifiutare, come quelle di Al Capone. Ma non è questo il punto, o meglio non più. Il punto è un altro.
La Romania per 32 caccia F-35 pagherà 6,1 miliardi.
La Grecia per 20 pagherà 3,5 miliardi.
La Repubblica Ceca 6 miliardi per 24 mezzi.
La Finlandia 9,4 miliardi per averne 64.
E Israele che ne acquista 25 come noi: pagherà 3,3 miliardi, quasi la metà.
Sicuramente qualche borghese verrà a spiegarci che in quel prezzo chissà che servizi ci sono, che accordi sulla logistica o altre fandonie. E’ pizzo. E’ pizzo acquistare le armi Usa. E’ pizzo acquistare a prezzi gonfiati questi caccia attivabili e disattivabili da remoto da Washington. E’ pizzo finanziare la NATO. E i nostri governanti sono semplicemente terrorizzati.